Psicoterapia del bambino e dell’adolescente

Nel centro sono presento psicoterapeuti specializzati nel trattamento di problematiche relative a bambini e adolescenti. Vengono utilizzati i seguenti modelli: psicoterapia cognitiva, psicoterapia cognitivo-costruttivista ed evolutiva, Schema Therapy.

Nell’ottica cognitivista classica (REBT di Albert Ellis; approcci cognitivisti standard di Aaron T. Beck), il disagio psicologico affonda le proprie radici su una serie di pensieri ed attribuzioni del paziente, che determinano reazioni emotive incongrue o intense rispetto alla situazione vissuta. Si parte dall’assunto che il modo in cui le persone provano emozioni e riescono in un adattamento alla realtà, dipende da come la realtà stessa viene percepita, prevista ed interpretata. Le forme distorte di pensiero (pensieri automatici) possono indurre i diversi gradi di sofferenza psicologica. Al contrario, l’equilibrio è dato dalla possibilità del soggetto di formulare pensieri, interpretazioni ed anticipazioni degli eventi funzionali al raggiungimento dei propri scopi, in assenza di gravi distorsioni della realtà.

Da un punto di vista terapeutico, il trattamento del bambino e dell’adolescente include elementi tesi all’esplorazione ed alla ristrutturazione dei pensieri automatici disfunzionali non sempre consapevoli e degli schemi di funzionamento sociali e relazionali disadattivi, oltre che interventi di modificazione del comportamento tramite le tecniche di tradizione comportamentista.

Nella più recente integrazione della teoria costruttivista (dai lavori di Kelly) e della teoria dell’attaccamento (dai lavori di John Bowlby), la sofferenza mentale anche del bambino e dell’adolescente è intesa come l’espressione di uno scompenso nelle relazioni affettive di attaccamento, in forme sentite dal paziente come eccessivamente perturbanti per i suoi schemi e per i suoi criteri di conoscenza della realtà. Tali schemi guidano il soggetto nell’attribuire personali significati agli eventi e rappresentano il primario oggetto di indagine del terapeuta e del paziente, nella cornice delle relazioni familiari significative.

All’interno di queste relazioni infatti si esprimono le attivazioni emotive connesse alla ricerca di accudimento e si attiva il sistema di attaccamento, secondo le modalità cognitive, affettive e comportamentali proprie di quella diade bambino-genitore.

In un primo momento, si progetta un preciso percorso di assessment e valutazione che coinvolge sia il bambino o il ragazzo sia i suoi genitori. Costruendo nuovi significati e rappresentazioni della sofferenza psichica, è possibile strutturare insieme un piano comune. Il percorso terapeutico, focalizzato sul caso e condiviso con il piccolo paziente e la sua famiglia, pone attenzione sia alle manifestazioni psicopatologiche, sia ai relativi significati sottostanti, sia alle dinamiche relazionali del nucleo familiare, in un’ottica congiunta di collaborazione tra il professionista e tutte le figure significative di riferimento.

L’auto-osservazione, facilitata dall’uso di strumenti terapeutici utilizzati anche come homework (compiti a casa tra una seduta e la successiva) è la base dell’intero percorso terapeutico, poiché permette di mettere in luce anche il significato che il sintomo riveste nella vita del bambino, nel mantenimento della sua identità personale e nella gestione della vicinanza protettiva con il genitore.

Oltre all’attenzione al sintomo, nel lavoro terapeutico lo psicoterapeuta guiderà il paziente nella presa di coscienza delle proprie modalità (affettive, cognitive e comportamentali) di costruzione e mantenimento dei significati degli eventi e dei relativi meccanismi di scompenso determinanti l’attuale disagio.

La condivisione all’interno del sistema familiare dei significati emersi e della sperimentazione di nuove modalità e schemi alternativi permette un cambiamento strutturale profondo del bambino o dell’adolescente e della sua sofferenza.

La Schema Therapy:

Nel trattamento con  i bambini e con gli adolescenti è particolarmente utile perché è coinvolgente, esperienziale e concreta. Innanzitutto si focalizza sui bisogni emotivi del giovane cliente, validandoli e favorendone il soddisfacimento e contemporaneamente cerca di indebolire e/o ridurre cli schemi maladattivi precoci. La terapia si co-costruisce in maniera unica e personalizzata utilizzando i canali d’accesso più fruibili al singolo bambino (adolescente) con il supporto di  materiale vario, come pupazzi, marionette, favole, canzoni ...

La terapia inoltre prevede delle sedute di “schema coaching” per i genitori, durante le quali li si incoraggia e supporta per liberarsi da pattern emotivi e comportamentali disfunzionali, ponendo particolare attenzione ai loro bisogni di base, schemi e mode e rafforzando le capacità di ciascun membro del sistema.